La figura del Coach

 

Come nei migliori sport, il coach, un po’ come l’allenatore, ha il compito di lavorare al fianco del professionista per aiutarlo a realizzare con successo i propri obiettivi lavorativi. Il punto da cui ogni coach fa partire la propria attività di consulenza è quello di considerare il cliente, sia dal punto di vista personale che professionale, come una persona creativa e piena di risorse, in grado di gestire efficacemente la propria vita ed il proprio ambiente.

Alla luce di ciò, le responsabilità del coach sono:

  • scoprire, rendere chiari ed allineare gli obiettivi che il manager desidera raggiungere;
  • guidare il cliente alla scoperta personale di tali obiettivi;
  • far in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso;
  • lasciare piena autonomia e responsabilità al cliente.

Durante ciascun incontro è il cliente stesso a scegliere l’argomento della conversazione, mentre il coach lo ascolta offrendo osservazioni e domande. Questa interazione contribuisce a creare maggiore chiarezza ed induce il cliente alla proattività.

L’attività di coaching accelera la crescita dell’individuo: grazie ad essa ognuno giunge a mettere a fuoco in modo più efficace e consapevole gli obiettivi da raggiungere e le conseguenti scelte da porre in atto.

Nel coaching, dunque, si osserva “dove si trova il cliente oggi”, cioè la situazione attuale di partenza, e si definisce di comune accordo ciò che è disposto a fare per raggiungere “la meta in cui vorrebbe trovarsi domani”.